La dislessia si cura a casa - sarà sperimentata in Altotevere una piattaforma digitale per la teleriabilitazione dei piccoli in età scolare

CITTA' DI CASTELLO- La dislessia si cura a casa. La comunità tifernate sarà teatro della sperimentazione di una innovativa piattaforma digitale per la teleriabilitazione dei piccoli in età scolare. A Città di Castello quindi la rete delle azioni rivolte ai bambini con di sturbi specifici dell'apprendimento (Dsa in sigla) si allarga e supera le barriere fisiche. Gli utenti con diagnosi Dsa potranno seguire direttamente a casa percorsi terapeutici per la dislessia e le difficoltà legate al linguaggio, mediante un computer e una connessione a internet. Un salto di qualità nell'assistenza, grazie al quale sarà possibile coinvolgere un maggior numero di bambini nelle attività di riabilitazione, a fronte di una domanda in costante crescita. Protagonista del progetto-pilota sarà l'Usl Umbria 1, con il Servizio integrato età evolutiva del Distretto Alto Tevere diretto da Paola Antonelli, grazie al ser- vice del Rotary Club di Città di Castello del presidente Lorenzo Nicasi, che sosterrà l'investimento per assicurare l'utilizzo della piattaforma digitale Ridinet. L'iniziativa è stata presentata durante una conferenza, al Circolo Accademia degli Illuminati, dal titolo "Dislessia, nuove prospettive per la riabilitazione". "I disturbi dell'apprendimento presentano nel nostro territorio una diffusione in linea con l'incidenza a livello nazionale, che è alta ed è nell'ordine di un caso ogni 25 bambini in età scolare, per una media di uno studente per classe", ha spiegato Antonelli, che ha evidenziato l'incremento delle richieste al servizio, dovute alla maggiore sensibilità rispetto al problema delle istituzioni scolastiche grazie ai percorsi formativi destinati agli insegnanti negli ultimi anni. "Poter contare su una piattaforma digitale che permette di lavorare con i bambini con diagnosi Dsa da remoto, da casa, consente di ottimizzare l'utilizzo delle professionalità e di raddoppiare l'utenza settimanale seguita in ambulatorio", ha evidenziato Antonelli, insieme alle logopediste Cecilia Cucciaioni e Isabella Saffini, richiamando l'attenzione anche sulla "maggiore capacità della piattaforma utilizzata per il progetto-pilota di stimolare l'interesse di giovani che sono nativi digitali" "Questo service - ha affermato il presidente del Rotary Nicasi- è l'orgoglio del nostro club, perché diamo un contributo importante all'innovazione dei percorsi di riabilitazione delle patologie dell'apprendimento". Durante la presentazione dell'iniziativa sono intervenuti il sindaco Luciano Bacchetta e l'assessore al Sociale Luciana Bassini, visto che il Comune già segue 66 bambini attraverso i laboratori della Rondine e il Laboratorio "Mappa .. Mondo".