Un nuovo ponte con la Tunisia grazie al progetto del Rotary

Notizia tratta dal Corriere dell'Umbria del 09/03/2017

CITTÀ DI CASTELLO - Gli scarti agricoli come occasione di sviluppo e nuova occupazione. E' tutto finalizzato alla salvaguardia ambientale e al riciclo, il progetto ideato e promosso dal club Rotary. Qualche giorno fa, in occasione della consegna di Paul Harris Fellow, la massima onorificenza rotariana, il presidente del club tifernate Eugenio Zaganelli, ha presentato il service sviluppato per la città tunisina di Tozeur.
Si tratta di un importante progetto che ha come oggetto la valorizzazione degli scarti agricoli dell'Oasi Di Tozeur in Tunisia. Più precisamente, ha chiarito Zaganelli, è una forma di service concreto volto a creare un'attività lavorativa per la Tunisia che serva quale scintilla economica al futuro sviluppo oltre che favorire la nascita di nuovi posti di lavoro anche per contribuire alla diminuzione di flussi migratori verso altri paesi.
Non meno importante, infine, l'aspetto della tutela ambientale direttamente collegato alla creazione di uno sviluppo con dinamiche legate al riciclaggio e riqualificazione di scarti agricoli.
Un modo per rendere l'oasi più accogliente per l'ecoturismo, arrestare la desertificazione e produrre fertilizzanti organici capaci di restituire un adeguato livello di humus al terreno e avviare una agricoltura biologica. Inoltre, ha proseguito il presidente, rappresenta concretamente la presenza del Rotary inteso come servizio a livello internazionale, nell'ambito del progetto visione futura della Rotary Foundation, ed in linea con il motto ufficiale del Rotary: il Rotary al servizio dell'umanità.
Ispiratore ed ideatore principale dell'iniziativa è stato il socio rotariano Luciano Borin che ha fatto da tramite con il Rotary club di Carthage (Tunisia), insieme agli altri soci della commissione R.F. a partire da Marco Niccolini.
Anche il console generale e ministro plenipotenziario dell'ambasciata tunisina ha partecipato alla serata a dimostrazione dell'importanza del progetto promosso. L'evento oltre che promuovere concretamente il service, ha visto la consegna di cinque Paul Harris Fellow, ai soci che si sono distinti nel progetto: Luciano Borin, Marco Niccolini, Silvia Mercati, Corrado Sgaravizzi, Vittorio Betti e l'encomio al socio Antonio Gasperini, con un riconoscimento che il presidente del Rotary International ha voluto consegnare tramite il club di appartenenza.
Al tifernate Gasperini, imprenditore che ha contribuito allo sviluppo lavorativo della città, è stato inoltre consegnato il Paul Harris Fellow a livello internazionale, per il suo mezzo secolo di attività rotariana.
Una serata quindi ricca di eventi è sicuramente il modo migliore per fare il punto della situazione sulle importanti iniziative che sono state messe in atto.

Rotary Città di Castello, 14/03/2017 18:36:43